Una giornata a Wall Street

Redazione Economind6 anni ago81457 min

Nei film abbiamo visto la vita di un broker finanziario tra soldi ed eccessi. Ma come si svolge davvero una giornata a Wall Street?

Sicuramente la frenesia è reale.

Ad esempio, per quanto riguarda l’impiego in borsa, nell’arco di una manciata di secondi bisogna comprare, vendere, scommettere, con cifre da capogiro, che spesso nemmeno si possiedono realmente.

Nel giro di pochi secondi si può guadagnare molto, ma anche perdere tutto.

Cosa si fa a Wall Street

Bhe, non diamolo per scontato: Wall Street è prima di tutto un luogo, un’intera zona di New York piena di aziende relative al mondo della finanza.

Tuttavia il termine è stato associato alla borsa americana, dove si comprano e si vendono miliardi di dollari in azioni ogni giorno, un’immensa compravendita.

Ci sono tanti investitori che “scommettono”, ovviamente sulla base di conoscenze, studi ed esperienze (altrimenti chiunque potrebbe farlo, ma il guadagno sta nell’essere bravi per aumentare le possibilità di comprare e vendere i titoli giusti al momento giusto).

È un lavoro basato su intuizione e conoscenza, skill che aiutano ad aumentare la probabilità di fare la scelta giusta.

Il colloquio di lavoro

La stressante vita di un broker finanziario inizia il giorno in cui decide di intraprendere questa carriera e affronta il primo colloquio.

I colloqui di lavoro a Wall Street sono un mix di domande bizzarre, un’analisi psicologica volta a capire quanto stress si è disposti a reggere.

Nel bel mezzo di un serio colloquio di lavoro, tra domande di matematica e di logica, un vero broker non deve farsi spaventare da repentini cambi di argomento e, talvolta, di offese gratuite, volte a testare la concentrazione sotto stress.

Prima di ottenere un posto i colloqui possono essere diversi!

Una tipica giornata a Wall Street

Passati i colloqui di lavoro si entra nel mondo di Wall Street, una realtà parallela nel cuore di New York.

La più grande borsa del mondo apre i battenti alle 9:30 di mattina e chiude alle 16:00, ma le prime ore sono quelle più frenetiche.

Tuttavia è possibile fare trading anche fuori dagli orari ufficiali.

Spesso gli stagisti passano anni di inferno prima di raggiungere i folli livelli da film hollywoodiano.

La tipica giornata di uno stagista di Wall Street inizia attorno alle 9:00, quando arriva in ufficio.

Fino all’ora di pranzo si svolgono compiti leggeri e promemoria, nel frattempo i broker più anziani vendono e comprano miliardi in azioni ai piani più alti.

Dopo pranzo gli stagisti aiutano gli analisti fino alle ore 17:00 circa.

Succede spesso, a quanto pare, che dopo quest’orario i broker anziani si dedichino ai vizi più folli e sfrenati, sperperando un mucchio di soldi.

Gli stagisti, gli analisti ed i broker più giovani rimangono all’interno della borsa fino a notte inoltrata, per completare i progetti assegnati da un managing director.

Entrare a far parte della cerchia più stretta di broker non è facile, e talvolta si passano diversi anni di povertà, dove si può perdere tutto nel giro di pochi minuti.

Ma una volta raggiunti i livelli più alti non è difficile ritrovarsi a bordo di un jet privato, diretti magari in una baita extralusso in alta montagna.

Non si tratta tuttavia di soldi facili, perché come avrai potuto intuire avere successo a Wall Street richiede degli sforzi che vanno ben oltre le umane energie. Non è un lavoro per chiunque!

Dipendenza da denaro?

Quando i soldi sono pochi si hanno dei problemi.

Quando i soldi sono tanti… si possono avere degli altri problemi, altrettanto gravi!

Si trovano tante testimonianze che parlano di una vera e propria dipendenza dal denaro in sé, ovvero la tendenza vissuta da certe persone persone che, nonostante i milioni di dollari guadagnati annualmente, sono ossessionati dal doverne guadagnare di più.

Tutta la tua vita inizia a ruotare intorno a questo, al dover fare più soldi: più denaro dell’anno precedente, più dei tuoi colleghi.

Puoi comprarti tutto o quasi tutto, ma di fatto vivi una vita di stress con in testa, prevalentemente, l’ossessione per i guadagni.

Redazione Economind

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